Ancora sette giorni e sapremo, forse, chi sarà il successore di Giorgio Napolitano al Quirinale. Di nomi nei corridoi della politica ne circolano tanti. Candidati di facciata, candidati di bandiera, candidati ombra dietro i quali nascondere il nome che sarà gettato sul tappeto alla quarta votazione, quando il quorum scenderà a quota 505: la maggioranza assoluta e non più i due terzi dei grandi elettori necessari nei primi tre scrutini. Ad oggi di sicuro c’è solo la data di giovedì 28 gennaio, quando alle 15 alla Camera partiranno le danze. Certo è che quel giorno le forze in campo non potranno prescindere da quanto è accaduto ieri al Senato, dove la riforma elettorale di Matteo Renzi e passata solo grazie ai voti di Forza Italia, con Berlusconi di fatto tornato al centro della scena. Ne parliamo con Lina Palmerini, Il Sole24Ore; con Paolo Franchi, editorialista del Corriere della Sera e con Daniela Vergara, quirinalista del Tg2.