Mare, navi, porti: siamo abituati a leggerne solo nelle pagine di cronaca nera. Il disastro della Costa Concordia, i passaggio radenti dei colossi del mare affacciati su Piazza San Marco, gli attacchi dei pirtati nelle acque del Corno d'Africa. Ma c'è anche altro. C'è un mondo che produce, che dà lavoro, che crea ricchezza. Un mondo di cui sappiamo poco. Eppure da sempre il nostro Paese è considerato a torto o a ragione la piattaforma logistica del Mediterraneo in un mercato globale che ogni anno sposta 8 miliardi e mezzo di tonnellate di merci per un valore di 4,5 trilioni di dollari. Sono 100 mila le navi che muovono oltre l'80% dell'intercambio mondiale. E sono molti a credere che passi proprio da qui, dai porti italiani, la rotta per far ripartire il Paese. In studio con noi Pasqualino Monti, presidente di Assoporti, l'associazione che riunisce le 23 autorità portuali italiane. E con Michele Pappalardo, presidente di Federagenti.