E’ un cilindro lungo dieci metri e mezzo per un diametro di tre. Pesa circa sette tonnellate e viaggia sulle nostre teste ad una distanza di oltre 300 chilometri. E’ la stazione spaziale cinese Tiangong 1 che nella notte tra sabato e domenica precipiterà sulla terra. Che messa così fa abbastanza paura: in realtà il rischio è estremamente basso, la struttura si disintegrerà attraversando l’atmosfera lasciando in vita residui di dimensioni ridottissime destinati con ogni probabilità a finire in mare. Ma, pericoli a parte, l’agonia della stazione spaziale cinese ci dà modo di raccontarvi quanti e quali siano i rifiuti invisibili prodotti dall’uomo. Dai residui spaziali, tonnellate e tonnellate, a quelli altrettanto voluminosi che viaggiano seguendo le correnti dei nostri mari dando vita a vere e proprie isole galleggianti. Ne parliamo con Umberto Guidoni, astronauta, il primo europeo a mettere piede sulla Stazione Spaziale internazionale. Con il presidente di Legambiente Stefano Ciafani e con il ricercatore del Cnr Valerio Rossi Albertini.