Ilaria Alpi era una giornalista, una giornalista della Rai, del Tg3 di Sandro Curzi. Una giornalista che si sporcava le scarpe, che amava raccontare dopo aver visto e non per sentito dire. Ilaria Alpi è morta in Somalia il 20 marzo 1994, con lei ha perso la vita Miran Hrovatin, il suo operatore, i suoi occhi, il suo sguardo sul mondo. Di lui si parla meno, a torto, perchè in televisione senza immagini non c'è reportage che tenga. Ilaria e Miran sono morti in una Mogadiscio squassata dalla guerra civile, uccisi a colpi di kalashnikov a bordo del loro pick up e questa, ad oggi, è l'unica verità acquisita, congelata nella sentenza che condanna il somalo Omar Assan Hashi a 26 anni di carcere. Inchieste, processi, commissioni parlamentari: su quell'agguato hanno indagato in tanti da una parte e dall'altra. Qualcuno ha cercato di piegare la morte di Ilaria e Miran alle logiche della politica. Per la famiglia di Ilaria e non soltanto per lei, la verità è ancora lontana; una verità che potrebbe essere nascosta tra i documenti classificati, acquisiti nel tempo dalle varie commissioni parlamentari sotto il vincolo della segretezza, quel vincolo che il Presidente della Camera Laura Boldrini si è impegnata a far cadere. Ne parliamo questa sera con l'avvocato della famiglia Alpi, Domenico D'Amati, e con Giuseppe Giulietti, giornalista prestato alla politica, fondatore dell'associazione "Articolo 21".