Era l'ottobre del'97 quando ilpentito Carmine Schiavone raccontò come per anni la Camorra ha violentato la sua terra, la Terra dei Fuochi. Tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici tombati ovunque. Nei terreni agricoli, ai margini delle strade, negli scavi industriali, nei pozzo, addirittura in quelle che furono le fosse comuni dei guerrieri sanniti. Veleno. Quel veleno che fece dire a Schiavone:"Lì tra vent'anni saranno tutti morti". Parole pronunicate 17 anni or sono davanti alla Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti in Campania. Parole rimaste fino a ieri avvolte dal segreto imposto all'epoca dall'organismo parlamentare. Intanto tra Napoli e Caserta si continuava a morire. A riportare la Terra dei Fuochi sulle prime pagine dei giornali è stato un prete, don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano. Ed è con lui e con Roberto Della Seta, un passato ai vertici di Legambiente, oggi alla guida di Green Italia.