Si chiama SF 70 H la Ferrari 2017

La H è un riferimento a Hybrid, la motorizzazione ibrida

1487926533507_GettyImages-630790124.jpgSi chiama SF 70 H, dove la h sta per la motorizzazione Hybrid, la Ferrari che disputerà il Mondiale di F1 2017.

Il nome e la monoposto sono stati rivelati in diretta sul web nel sito della scuderia di Maranello.

La sigla SF70H, oltre a indicare la motorizzazione ibrida, celebra i 70anni della Ferrari, nata nel 1947, quando usci' dallo storico portone di via Abetone Inferiore a Maranello la prima vettura con il marchio del Cavallino, la 125S, la prima creatura a portare il nome del fondatore, Enzo Ferrari.

La forma della Sf70H e' molto diversa da quella della Sf16-H. Il nuovo alettone anteriore, visto dall'alto, ricorda la punta di un dardo: piu' largo all'esterno, va restringendosi al centro del musetto.

Il profilo e' sinuoso, con avantreno e retrotreno stretti rispetto alle pance laterali molto pronunciate all'altezza dell'abitacolo.

Il muso scende molto rapidamente verso gli alettoni in maniera lineare e senza curve. Importanti le prese laterali, molto ampie fin quasi a sembrare un altro corpo rispetto al resto del telaio. Le plance arrivano fino alle ruote posteriori per governare i flussi d'aria e favorire l'effetto suolo. Dietro al pilota parte una grande coda bianca sottilissima ai cui lati e' stampata una lunga striscia tricolore. Tricolore che lambisce anche il classico simbolo del cavallino sul muso anteriore.

La nuova Sf70H ha iniziato a girare nella foschia della pista di Fiorano. A guidarla in questo assaggio del circuito di casa è stato il finlandese Kimi Raikkonen. Dopo di lui sarà Sebastian Vettel a provare la monoposto creata per il prossimo Mondiale di Formula 1.

A Fiorano per il debutto della nuova vettura è annunciata la presenza anche del presidente e ad della Ferrari, Sergio Marchionne.

 "E' sempre una grande emozione ogni volta che si scopre una nuova Ferrari. Guardando la macchina oggi ho pensato a tutte le persone che nei mesi scorsi hanno lavorato con dedizione estrema, professionalità e attenzione su ogni dettaglio di questa macchina".

Lo dice il team principal della scuderia di Maranello, Maurizio Arrivabene.

La SF70-H debutterà lunedì prossimo a Barcellona nei test ufficiali ma già questa mattina è in pista a Fiorano con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. Una macchina, sottolinea Arrivabene, "che è frutto del lavoro di squadra, di un grande lavoro fatto dal team".

"Adesso -conclude-, sempre con i piedi per terra, andiamo a Barcellona e faremo le due settimane di programma previsto. Poi solo a Melbourne capiremo dove saremo veramente".

La 63ª monoposto concepita e realizzata dalla Scuderia Ferrari per il Mondiale di Formula 1 è "figlia" di un cambiamento regolamentare che ha pochi precedenti nella storia della categoria.

In passato, infatti, si è andati quasi sempre verso norme che limitavano le prestazioni delle monoposto. Quest'anno, invece, è stata presa la direzione opposta: ovvero, aumento di carico aerodinamico e aderenza meccanica.

- CONCETTO AERODINAMICO

In quest'ottica, tutto il gruppo della Gestione sportiva ha lavorato sulla ricerca del giusto compromesso tra deportanza (cioè il carico) e resistenza aerodinamica. Le nuove gomme Pirelli, infatti, sono ben più larghe che in passato: 6 cm (ciascuna) all'anteriore, 8 al posteriore. La maggiore sezione frontale costituisce un "freno" all'avanzamento, così come lo  stesso maggior carico derivante dall'ala anteriore, dal fondoscocca e dal diffusore a norma 2017. Per contro, questo carico, unito alla maggiore impronta a terra delle gomme, si traduce in maggiore aderenza e quindi velocità in curva.

- TELAIO

Numerose le differenze tra il progetto 668 e le Ferrari del recente passato: il muso allungato e l'ala a freccia sono frutto dei regolamenti, così come la vistosa "pinna" sul cofano motore e le appendici aerodinamiche più complesse davanti alla presa d'aria delle fiancate, la cui forma particolare è stata studiata in armonia con il posizionamento della struttura anti-intrusione. All'anteriore è visibile un condotto con funzioni aerodinamiche, mentre alle spalle del pilota l'archetto di protezione (roll-hoop) che ingloba la presa dinamica del motore è totalmente ridisegnato. Rivisto anche l'alloggiamento  delle sospensioni, che mantengono lo schema a puntone (push-rod)davanti e a tirante (pull-rod) sul retrotreno. Mozzi e dadi ruota sono stati ridisegnati per agevolare il lavoro dei meccanici durante i cambi gomme. Infine, sempre in funzione  delle prestazioni previste quest'anno, si è provveduto aridimensionare la servoguida e l'impianto frenante.

- POWER UNIT

A differenza dell'aerodinamica, nel campo della propulsione il regolamento ha subìto poche variazioni. La principale riguarda la quantità di benzina utilizzabile da ciascuna vettura in gara: è stata prevista, dato l'incremento prestazionale, una maggior percentuale di tempo sul giro a pieno regime, passata da  100 a 105 kg totali, mantenendo però la stessa portata massimadi carburante (100 kg/ora). Il motore 062 rappresenta un deciso passo avanti rispetto alla versione precedente nella ricerca di prestazioni. La disposizione di alcune componenti meccaniche dell'ibrido è stata rivista, mentre altre soluzioni conservano uno schema simile a quello del 2016. Dal punto di vista sportivo, l'abolizione dei sistema dei tokens, i gettoni, darà alla squadra una maggiore libertà per gli sviluppi in corso di stagione.

  • visualizzazioni
  • condividi
  • pubblicato24.02.2017
  • voto [an error occurred while processing this directive]
    ;;;;;
guarda anche
    [an error occurred while processing this directive]